HARRY CRADDOCK
Il gentleman che ha riscritto la storia dei cocktail
4/16/20253 min leggere


🍸 Harry Craddock: il gentleman shaker che ha riscritto la storia dei cocktail
Se hai mai sorseggiato un Corpse Reviver, un White Lady o un perfetto Dry Martini, potresti dover ringraziare un solo uomo: Harry Craddock.
Barista elegante, icona dell’età del jazz e autore del leggendario Savoy Cocktail Book, Craddock ha lasciato un’impronta profonda nel mondo della mixology, portando lo stile americano nei bar londinesi e consacrando l’arte del cocktail come qualcosa di raffinato, teatrale e senza tempo.
Scopriamo insieme chi era, cosa ha creato e perché il suo nome è ancora oggi sinonimo di classe e alchimia liquida.
👨🦳 Chi era Harry Craddock?
Harry Craddock nasce negli Stati Uniti nel 1876, anche se alcune fonti lo indicano come inglese d’origine emigrato in giovane età. In ogni caso, il suo cuore batteva per entrambi i lati dell’Atlantico.
Ha cominciato a lavorare come barman in America, servendo cocktail nei bar degli hotel più lussuosi, come il Knickerbocker di New York. Ma nel 1920 accadde qualcosa che cambiò tutto: l’inizio del Proibizionismo.
Come molti barman talentuosi dell’epoca, Craddock lasciò gli Stati Uniti e tornò in Inghilterra, dove portò con sé l’arte del cocktail americano, ancora poco diffusa nel vecchio continente.
🏨 Il Savoy Hotel e la consacrazione
Nel 1920, Harry Craddock si unì al leggendario American Bar del Savoy Hotel di Londra. Lì trovò il palcoscenico perfetto: uno spazio raffinato, pieno di stelle del cinema, nobili e artisti in cerca di emozioni in un bicchiere.
Craddock divenne presto head bartender, e con il suo carisma, la sua tecnica e i suoi modi impeccabili trasformò il bar in un’istituzione.
Fu lì che si impose come una delle figure chiave del cocktail d’autore, dando nuova vita a classici dimenticati e creando nuovi drink destinati a diventare leggendari.
📚 Il Savoy Cocktail Book (1930)
Nel 1930, Craddock pubblicò quello che è probabilmente il più iconico libro di cocktail della storia:
👉 The Savoy Cocktail Book
Con oltre 750 ricette, illustrazioni in stile art déco e uno stile leggero e spiritoso, il libro divenne un riferimento per generazioni di bartender in tutto il mondo.
Cosa rende questo libro così speciale?
Racchiude i grandi classici pre-Proibizionismo
Introduce cocktail innovativi per l’epoca
Trasmette lo spirito del tempo: elegante, jazz, un po’ malizioso
È uno dei primi testi a formalizzare la mixology come un’arte professionale
Ancora oggi, viene ristampato e collezionato come un vero e proprio tesoro.




🍹 I cocktail firmati Craddock
Harry Craddock non era solo un barman, era un creatore di esperienze liquide. Alcuni dei cocktail che gli sono attribuiti o resi celebri da lui:
Corpse Reviver No. 2 – Un mix brillante di gin, Cointreau, Lillet, succo di limone e un tocco di assenzio. Una delle “cure per la sbornia” più amate di sempre.
White Lady – Elegante e agrumato, con gin, triple sec e succo di limone.
Monkey Gland – Gin, succo d’arancia e un tocco di assenzio: bizzarro e iconico.
Red Lion, Angel Face, Savoy Daisy – solo per citarne altri.
🕴️ Lo stile Craddock
Harry Craddock era noto per il suo aplomb britannico, ma anche per un’ironia sottile. Le sue ricette spesso riportavano note ironiche o consigli spiritosi, rendendolo uno dei primi mixologist “narratori”.
Non si limitava a versare liquidi: raccontava storie, sogni, emozioni. Il bar, per lui, era un palcoscenico.
📍 Dopo il Savoy
Dopo anni gloriosi al Savoy, Craddock continuò la sua carriera al Dorchester Hotel e successivamente al Brown’s Hotel, sempre a Londra. Morì nel 1963, in relativa tranquillità, ma lasciando un’eredità immensa.
🥂 Perché oggi Harry Craddock conta ancora?
Perché ha salvato la cultura del cocktail durante il Proibizionismo.
Perché ha creato uno standard di eleganza e precisione che molti ancora seguono.
Perché ci ha regalato un libro senza tempo, che è ancora una bibbia della miscelazione.
Perché è stato tra i primi a vedere il barista non come un servitore, ma come un artista.
📣 Conclusione
Harry Craddock è molto più di un nome sui libri: è una figura leggendaria, un ponte tra due epoche, tra due continenti, tra il proibito e il celebrato. Ogni volta che sorseggi un cocktail classico, ricorda: c’è un po’ di Craddock anche lì.
Cheers, Mr. Craddock.
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