MARTINI DRY

🍸 Martini Cocktail: il re dei cocktail classici

COCKTAILS

3/5/20253 min leggere

a martini glass with an olive in it
a martini glass with an olive in it

Se esiste un drink capace di incarnare fascino, eleganza e mistero, è senza dubbio il Martini. Semplice all’apparenza, profondo e sofisticato nel gusto, questo cocktail è una leggenda del mondo della mixology. E no, non è solo "quello di James Bond"!

Preparati a scoprire tutto quello che c’è da sapere sul Martini: storia, varianti, tecniche e curiosità.

🕰️ Un po’ di storia

L’origine del Martini è avvolta nel mistero. Alcuni sostengono che derivi dal cocktail Martinez, nato in California negli anni 1860. Altri credono sia una creazione del barista italiano Martini & Rossi, famoso per il suo vermouth.

Quel che è certo è che, già agli inizi del '900, il Martini era diventato simbolo di stile nei bar americani, amato da politici, attori e scrittori.

Winston Churchill, ad esempio, lo beveva secco. Molto secco.

Ernest Hemingway ne faceva quasi un rituale.

James Bond lo ha immortalato nella cultura pop con il suo iconico “shaken, not stirred”.

Introduzione
🍸 La ricetta classica

Il Martini è un cocktail a base di gin e vermouth dry, servito ghiacciato in una coppetta a cono.

Ingredienti:
  • 60 ml di gin

  • 10 ml di vermouth dry

  • Ghiaccio

  • Guarnizione: twist di limone o oliva verde

Preparazione:
  1. Raffredda il bicchiere da Martini.

  2. Versa gin e vermouth in un mixing glass con ghiaccio.

  3. Mescola delicatamente (stirred, non shakerato).

  4. Filtra nel bicchiere.

  5. Guarnisci con un’oliva o una scorzetta di limone.

🧊 Shaken or stirred?

Questa è la domanda delle domande. James Bond lo vuole shaken, ma i puristi preferiscono stirred. Perché?

  • Shaken (agitato): rende il drink più freddo, ma lo diluisce di più e può renderlo leggermente torbido.

  • Stirred (mescolato): mantiene chiarezza, corpo e struttura. Scelta più classica e raffinata.

🧪 Le varianti più famose

Il Martini ha ispirato una miriade di variazioni, molte delle quali sono diventate celebri a loro volta:

  • Dry Martini: meno vermouth, più gin. Secco ed elegante.

  • Extra Dry: un filo di vermouth (o solo una goccia).

  • Dirty Martini: con un po’ di salamoia d’oliva – più sapido.

  • Vodka Martini: sostituisce il gin con la vodka. Preferito da Bond.

  • Gibson: guarnito con cipollina sottaceto al posto dell’oliva.

  • Vesper Martini: gin, vodka e Kina Lillet. Inventato proprio da 007!

a glass of champagne on a table
a glass of champagne on a table

🎯 Quando e come si beve

Il Martini è un cocktail da aperitivo, perfetto per chi ama sapori secchi e intensi. Si beve lentamente, con stile. È il drink da grande occasione, quello che fa sentire importanti anche in una serata normale.

Perfetto per:

  • cene eleganti

  • cocktail bar raffinati

  • serate romantiche

  • momenti in cui vuoi sentirti come in un film noir

🕵️‍♂️ Curiosità
  • Il bicchiere da Martini è uno dei simboli più riconoscibili nella cultura del bere.

  • Il termine “martini” oggi viene spesso usato per drink serviti in quel bicchiere, anche se non hanno nulla a che fare con la ricetta originale (vedi Apple Martini, Espresso Martini...).

  • La ricetta è cambiata molto nel tempo: a inizio ‘900 conteneva più vermouth che gin!

  • Esistono veri e propri Martini bars, dove puoi scegliere tra decine di varianti.

📝 In conclusione

Il Martini non è solo un cocktail: è un’icona, una dichiarazione di stile, un esercizio di equilibrio tra semplicità e carattere. Richiede pochi ingredienti, ma tanta attenzione al dettaglio. Ogni sorso è una piccola celebrazione del gusto classico, asciutto e intramontabile.

Se ancora non l’hai provato, fallo. Magari vestito bene, con musica jazz in sottofondo, e la consapevolezza che stai bevendo un pezzo di storia liquida. 🍸

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